Milano, sgomberato il Leoncavallo: Piantedosi annuncia “tolleranza zero”.
Dopo 133 rinvii, la polizia ha liberato l’immobile occupato dal 1994. Reazioni contrastanti: il governo parla di legalità ristabilita, gli attivisti di “tragedia”.
Milano – La mattina del 21 agosto 2025 resterà una data simbolica per la città di Milano e per la storia dei centri sociali italiani. Dopo oltre trent’anni di occupazione e ben 133 rinvii, è stato eseguito lo sgombero del centro sociale Leoncavallo, lo spazio autogestito di via Watteau considerato da molti il più noto e longevo d’Italia.
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Alle 7:30, con un’operazione coordinata dalla Questura, la polizia ha fatto irruzione nell’edificio insieme all’ufficiale giudiziario. All’interno non è stato trovato nessuno, ma l’area è stata immediatamente transennata e gli accessi chiusi per consentire agli operai incaricati dai proprietari – la famiglia Cabassi – di sigillare i portoni.
Una storia lunga tre decenni
Il Leoncavallo era stato occupato
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